Capire come parlano i giovani di oggi non è semplice: tra abbreviazioni, meme trasformati in parole e termini nati sui social, il loro linguaggio sembra quasi un codice segreto. Lo slang della Generazione Z e Alpha è ormai parte integrante della comunicazione quotidiana, tanto che alcune espressioni sono entrate persino nei media tradizionali. Ma cosa significa davvero parlare “in slang” e quali sono le differenze tra le due generazioni che lo usano di più?
Chi sono e qual è la differenza tra la Gen Z e la Gen Alpha?
Prima di addentrarci nello slang, è utile capire chi compone queste due generazioni:
- Generazione Z: comprende i nati tra la metà degli anni ’90 e il 2010 circa. È la prima generazione cresciuta con smartphone, social network e streaming on demand. TikTok, Instagram e YouTube sono i loro punti di riferimento.
- Generazione Alpha: include i nati dal 2010 in poi. Sono i “nativi digitali assoluti”, cresciuti in un mondo dove tablet, intelligenza artificiale e contenuti personalizzati fanno parte della vita quotidiana fin dalla prima infanzia.
La differenza principale? La Gen Z ha assistito al boom dei social, mentre la Gen Alpha non ha mai conosciuto un mondo senza di essi. Questo influenza non solo il loro modo di comunicare, ma anche la rapidità con cui lo slang evolve.
Cos’è lo slang?
Con il termine slang si indica un linguaggio informale, spesso usato da gruppi sociali o generazionali per distinguersi dagli altri.
Non è solo “gergo giovanile”: lo slang è dinamico, creativo e riflette i trend del momento. Oggi nasce soprattutto online, tra TikTok, Twitch, chat di gruppo e community globali. Una parola che diventa virale in un video può trasformarsi in slang comune nel giro di pochi giorni.
Quali sono i termini più usati della Gen Z e Gen Alpha?
Ecco alcuni degli esempi più diffusi:
- Cringe → qualcosa di imbarazzante.
- No cap → “senza scherzare”, “davvero”.
- Slay → fare qualcosa in modo impeccabile, “spaccare”.
- Sus → abbreviazione di suspicious, sospetto, reso popolare dal videogioco per smartphone e console: Among Us.
- Flexare → ostentare qualcosa, dal termine inglese flex.
- Rizz → abbreviazione di charisma, indica fascino e capacità di conquistare qualcuno.
- NPC → acronimo di non-playable character, usato per descrivere chi sembra “programmato” e poco originale.
Molti di questi termini passano in fretta: uno slang di moda oggi può essere dimenticato domani, sostituito da una nuova parola virale.
Lo slang della Generazione Alpha: cosa cambia rispetto alla Gen Z?
Se la Gen Z ha introdotto termini presi da serie TV, meme e videogiochi, la Generazione Alpha porta lo slang a un livello ancora più digitale:
- Usa abbreviazioni velocissime (fr = for real, ngl = not gonna lie).
- Integra espressioni derivate direttamente dal linguaggio dei videogiochi.
- Sperimenta con parole generate da trend di intelligenza artificiale e contenuti remixati.
Il loro slang è meno legato alla tradizione e più alla cultura globale online, capace di unire ragazzi di Paesi diversi con lo stesso linguaggio istantaneo.
Lo slang della Generazione Z e Alpha non è solo un insieme di parole alla moda: è il riflesso di come i giovani vivono, comunicano e si riconoscono in una community globale. Capirlo significa entrare nel loro mondo e seguire l’evoluzione della lingua al passo con i tempi.
Perché conoscere lo slang delle nuove generazioni?
Lo slang della Gen Z e Alpha non è solo un insieme di parole alla moda: racconta un modo diverso di pensare e di vivere la comunicazione. Impararlo significa saper entrare meglio in contatto con chi lo usa e arricchire il proprio modo di parlare, anche in inglese.
Con i corsi MyES puoi allenarti a usare un inglese più attuale e vicino al linguaggio che senti ogni giorno online e offline.
Scopri i corsi di inglese su MyES e trova il tuo modo personale di comunicare in inglese.






