Se fino a non troppi decenni fa il viaggio era un lusso per pochi, oggigiorno è di certo appannaggio di molti e ciò si deve alla eliminazione di molte barriere fra paesi e all’abbattimento dei costi per spostamenti ed hotel. Oggi un numero sempre maggiore di persone può effettivamente viaggiare verso luoghi lontani, scoprire paesi esotici e culture diverse dalla propria! Ma un altro fattore determinante per la “globalizzazione” del concetto di viaggio è senz’altro quello legato all’aumento degli stipendi (e conseguentemente del benessere) della classe media di tutto il mondo.
Secondo le previsioni, infatti, la middle class continuerà a crescere in numero e raggiungerà, entro il 2031, i 3 miliardi di persone… la maggior parte di questi provenienti da mercati emergenti come la Cina e l’India.I nuovi viaggiatori sono in particolare i millennials (come prima di loro i baby boomers), coloro che preferiscono investire in esperienze piuttosto che in beni fisici: ecco perché l’industria del viaggio non sembra conoscere crisi!
Nuove destinazioni
Se fino a qualche decennio fa il Nord America e l’Europa dominavano il mercato dei viaggi, oggi sembra che questo primato sia destinato a sparire.Entro il 2030 la maggior parte dei nuovi viaggiatori arriverà, infatti, da Africa, Asia e Medio Oriente, cosa che consentirà anche una maggiore crescita economica e più opportunità di lavoro in queste regioni.Se a questo aggiungiamo che, a causa della crisi finanziaria globale le spese turistiche dei paesi in via di sviluppo sono cresciute più rapidamente rispetto alle economie avanzate, si capisce come mai questa crescita sia non solo inarrestabile ma proceda anche ad una velocità impressionante.
La realtà del viaggio, dei viaggiatori e delle destinazioni, sta cambiando in maniera radicale: sono le economie emergenti che investono maggiormente nel settore turistico e di conseguenza migliorano le offerte di viaggio e i servizi, così da rendersi più attraenti agli occhi dei viaggiatori e favorendo lo sviluppo delle proprie industrie e della propria economia. E sono molti i paesi che continuano a migliorare la loro competitività turistica proprio per via dei notevoli margini di guadagno.Si calcola che entro il 2030 i viaggiatori internazionali saranno 1,8 miliardi!