Immagina di essere a teatro, dietro le quinte, pronto a salire sul palco per la prima volta. Il cuore batte forte, l’emozione è alle stelle. Una collega si avvicina, ti guarda sorridendo e ti dice: “Break a leg!” Come reagiresti?
Benvenuti nel magico (e un po’ misterioso) mondo degli English idioms, quelle espressioni che non si possono tradurre letteralmente e che spesso confondono anche gli studenti più avanzati.
“Break a leg”: non è quello che sembra
Partiamo da un punto fondamentale: non si tratta di un significato letterale (esatto, non stiamo augurando a nessuno di rompersi una gamba, non sarebbe simpatico!). Al contrario, “break a leg” è proprio un modo per augurare buona fortuna, soprattutto prima di una performance teatrale o musicale.
È un tipico esempio di ironic language: si dice una cosa per intenderne un’altra, spesso per evitare la “sfortuna” associata a dire apertamente “good luck”.
Sì, perché – secondo la tradizione teatrale – dire “good luck” porta bad luck. Per questo, invece di augurare fortuna, si dice l’opposto… e si spera che funzioni!
Le origini teatrali e linguistiche di “break a leg”
Le origini dell’espressione “break a leg” non sono certe, ma esistono diverse teorie curiose e affascinanti.
Una delle più note risale all’epoca di Shakespeare. Si dice che gli attori, per rispetto delle superstizioni, evitassero qualsiasi riferimento alla buona sorte. In quel periodo, breaking a leg poteva significare inchinarsi profondamente durante gli applausi, piegando appunto la gamba. Quindi, augurare “break a leg” significava implicitamente augurare di ricevere molti applausi.
Un’altra teoria interessante viene dal mondo dell’opera tedesca. In alcune produzioni del XIX secolo, si usava l’espressione “Hals- und Beinbruch” (letteralmente “collo e gamba rotta”) con lo stesso intento ironico. Questa frase sarebbe poi stata tradotta e adattata in inglese come “break a leg”.
C’è anche una versione più “pratica”: si racconta che in alcune compagnie teatrali si pagassero gli attori solo se salivano sul palco. Dire “break a leg” significava quindi sperare che potessero andare in scena… anche a costo di rompersi una gamba!
Oggi “break a leg” va oltre il palcoscenico
Oggi, “break a leg” è un’espressione comune nel show business: si usa nel teatro, nel cinema, nella musica, ma anche in contesti meno artistici, quando qualcuno sta per affrontare un evento importante – come una presentazione o un esame – e si vuole incoraggiarlo con un tocco di humor.
Esempi pratici:
“I have my final acting exam tomorrow.”
“You’ll be great. Break a leg!”
“Our band is playing live tonight for the first time!”
“Break a leg, guys!”
Da notare: questa espressione è usata quasi esclusivamente prima dell’evento, non dopo. Se vuoi congratularti dopo una performance, puoi dire:
“Well done!”, “Great job!” oppure “You nailed it!” (hai spaccato!)
Equivalenti italiani? Esistono!
In italiano abbiamo espressioni simili per evitare di portare sfortuna. Prima di uno spettacolo, per esempio, si dice spesso “In bocca al lupo”, a cui si risponde “Crepi!”. Anche in questo caso, non si dice “Buona fortuna!”, perché si teme che porti male.
L’analogia è sorprendente, no?
“Break a leg”: un’espressione da ricordare (e usare)
Ora che sai tutto di questa espressione, possiamo davvero dire che “break a leg” è più di un modo simpatico per augurare il meglio: è un piccolo esempio di come la lingua inglese sia ricca di storie, cultura e ironia.
Usarla nel contesto giusto ti aiuterà non solo a sembrare più fluente, ma anche più culturally aware. Quindi, la prossima volta che un amico deve affrontare una sfida, prova a sorprenderlo con un sorriso e un bel “Break a leg!”
E no, non si offenderà. 😉
👉 Vuoi scoprire altri idioms utili per il lavoro e la comunicazione internazionale? Dai un’occhiata ai nostri corsi di English Business, pensati per chi vuole padroneggiare l’inglese anche in ambito professionale.
Alexandra P. – Teacher