Gli anni ’90 sono stati un decennio irripetibile per la musica, con classifiche dominate da artisti britannici, americani e australiani che hanno fatto la storia. Per chi è cresciuto in quegli anni — o semplicemente vuole riscoprire il meglio della musica inglese anni 90 — ecco 5 canzoni iconiche che raccontano lo spirito dei ’90, e che possono anche dare un boost al nostro English!
Le hit più iconiche della musica inglese anni 90
1. “Wonderwall” – Oasis (1995)
Origine: Manchester, UK
Genere: Britpop
“Wonderwall” non è solo una canzone: è un’icona della musica inglese anni 90. Con il suo stile malinconico e la voce ruvida di Liam Gallagher, ha portato gli Oasis al centro della scena mondiale. Simbolo del Britpop e dell’identità musicale inglese del decennio, è ancora oggi uno dei brani più suonati con la chitarra in ogni pub britannico.
Una cosa che si nota subito è la pronuncia: Liam Gallagher canta con un forte accento del nord dell’Inghilterra (Manchester). La “t” viene spesso omessa o trasformata in un suono più morbido (es. “better” → “beh-ah”), e la “r” finale non viene mai pronunciata: “saves me from mysel[f]”. Inoltre, usa forme contratte colloquiali come “gonna” (going to) o “should’ve” (should have).
“Because maybe, you’re gonna be the one that saves me…”
2. “Torn” – Natalie Imbruglia (1997)
Origine: Australia (nata in Inghilterra)
Genere: Pop-rock
“Torn” è una delle ballads più intense degli anni ’90. Il brano — cover di una canzone scritta in origine da Ednaswap — è diventato un successo mondiale grazie alla voce fragile e graffiante di Natalie Imbruglia. Un perfetto esempio di pop internazionale che unisce malinconia e leggerezza, con forti influenze dalla musica inglese anni 90.
Natalie canta con un accento australiano molto neutro, simile a quello britannico e quindi piuttosto accessibile. Nelle lyrics possiamo sentire “I’m all out of faith” — espressione idiomatica che in italiano si renderebbe con “non ho più fede” o “ho perso la speranza”.
“Nothing’s fine, I’m torn”
3. “Iris” – Goo Goo Dolls (1998)
Origine: Buffalo, New York, USA
Genere: Rock alternativo
“Iris” è una di quelle canzoni che sembrano nate per restare. Scritta per la colonna sonora del film City of Angels, è esplosa ben oltre il cinema. La voce intensa di John Rzeznik e gli archi orchestrali rendono questo brano un capolavoro dell’alternative rock americano, spesso associato al sound malinconico che ha caratterizzato anche la musica inglese anni 90.
“And I don’t want the world to see me, ‘cause I don’t think that they’d understand.”
4. “Tears in Heaven” – Eric Clapton (1992)
Origine: Surrey, UK
Genere: Ballad / Soft rock
Secondo molti, è una delle canzoni più emozionanti mai scritte. Clapton l’ha composta dopo la tragica perdita del figlio, e ogni verso trasmette dolore, amore e delicatezza. “Tears in Heaven” rappresenta il lato più intimo della musica inglese anni 90, capace di unire tecnica e sentimento in modo unico.
Clapton canta in un inglese molto “standard” con pronuncia RP (Received Pronunciation), perfetta per chi vuole abituarsi all’accento britannico neutro.
“I must be strong and carry on, ’cause I know I don’t belong here in heaven”
5. “I Want It That Way” – Backstreet Boys (1999)
Origine: USA (Orlando, Florida)
Genere: Pop
Se c’è una boyband che ha definito la fine degli anni ’90, è sicuramente quella dei Backstreet Boys. “I Want It That Way” è la loro canzone più celebre: un pop perfetto, con armonie vocali che ancora oggi fanno impazzire vecchi e nuovi fan.
Il titolo stesso è grammaticalmente “strano”: “I want it that way” è una costruzione che funziona nel parlato ma che a guardare bene è compatta — un perfetto esempio di English as used, ovvero l’inglese reale, dove il contesto conta più della forma.
“I never wanna hear you say I want it that way”
Perché riscoprire la musica inglese anni 90 oggi
Che tu sia cresciuto con queste canzoni o le stia scoprendo ora, la musica inglese anni 90 offre un catalogo vasto, emozionante e pieno di personalità. E se frequenti delle lezioni di inglese, c’è un vantaggio in più: la lingua dei ’90 è chiara, accessibile e ricca di costruzioni idiomatiche ancora usate oggi.
In altre parole: puoi imparare l’inglese… senza quasi accorgertene 🎧
Alexandra P. – Teacher






